“Altro che ‘ndrangheta: i giornalisti sono sentinelle della verità e della legalità”


“Siamo al paradosso del bue che dà del cornuto all’asino. Rocco Papalia prenda buona nota: i giornalisti non sono ‘ndranghetisti, ma sentinelle della verità e della legalità”. Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti risponde così alle offese lanciate ai giornalisti da Rocco Papalia, il boss condannato a 26 anni di carcere e ora in regime di semilibertà a Buccinasco, che ieri non gradendo la presenza di giornalisti e fotografi ha affermato “la ‘ndrangheta siete voi”.
“È proprio grazie al lavoro e al sacrificio dei cronisti impegnati tutti i giorni sul territorio con inchieste, reportage, articoli, che si tiene alta l’attenzione su fatti di cronaca e situazioni di infiltrazione della malavita e del malaffare nelle nostre città – aggiunge il presidente del sindacato lombardo dei giornalisti –. Chi fa informazione svolge un autentico ruolo sociale che va difeso e valorizzato da tutti. Questo è l’impegno del sindacato dei giornalisti: e per questo saremo sempre al fianco dei colleghi reporter che spesso svolgono il loro lavoro quotidiano in condizioni di estremo rischio personale”.


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