Alg e Fnsi al fianco dei colleghi dell’Eco di Bergamo in stato d’agitazione


L’Associazione Lombarda dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana sono al fianco dei giornalisti del quotidiano L’Eco di Bergamo che hanno affidato al comitato di redazione cinque giorni di sciopero dopo la richiesta aziendale di condividere un piano di solidarietà al 21%.
“Un quotidiano che da quasi 140 anni è punto di riferimento per l’informazione del territorio Bergamasco non può guardare al futuro parlando unicamente di tagli e riassetti organizzativi che hanno come risultato solo la riduzione della capacità di diffondere notizie” commenta l’ALG. “L’auspicio è che - come richiesto dai colleghi in assemblea - l’editore torni a mettere al centro del suo impegno imprenditoriale il giornale, finalmente con investimenti e progettualità focalizzati su informazione e professionalità dei giornalisti”.

Di seguito pubblichiamo il comunicato dell’Assemblea dei redattori de L’Eco di Bergamo.

L’Assemblea dei redattori de L’Eco di Bergamo ha preso atto delle comunicazioni del Cdr, dopo l’incontro con l’azienda e il Direttore, relative alla richiesta di attivazione di una solidarietà al 21% a partire dal 1° gennaio 2019.
Solidarietà che non è accompagnata da alcun progetto di rilancio del giornale e che prevede esclusivamente la chiusura della redazione Interni ed esteri; l’accorpamento della redazione Web alle Cronache; la riduzione di una pagina quotidiana per i settori Cronaca, Cultura e spettacoli, Economia e Sport.
A fronte di questa iniziativa l’Assemblea proclama all’unanimità lo stato di agitazione affidando al Comitato di redazione un pacchetto di cinque giorni di sciopero.
L’Assemblea chiede che l’editore si impegni a salvaguardare L’Eco di Bergamo – da 138 anni punto di riferimento e patrimonio dell’informazione per l’intera comunità bergamasca – e a tutelare il lavoro e il futuro dei suoi dipendenti e delle loro famiglie.

​​​​​​L’Assemblea di redazione

Bergamo, 1 ottobre 2018


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