Il fotomontaggio di Berizzi: una squallida scelta


ft-berizziÈ semplice definire squallida la vicenda del fotomontaggio che il direttore de il Secolo d’Italia, Francesco Storace, ha voluto dedicare al collega Paolo Berizzi di Repubblica, ritratto imbavagliato davanti a uno sfondo rosso con scritta bianca Brigate Rosse e stella a cinque punte.
Berizzi ha un’unica colpa: essere un giornalista sotto scorta dopo le sue inchieste giornalistiche sul neofascismo e il neonazismo nel nostro Paese. “Al Secolo d’Italia pensano che la gogna mediatica sia la giusta “legge del contrappasso” per chi fa sano giornalismo. Ne prendiamo atto, con dispiacere. Per noi, l’obiettività dovrebbe essere al centro della missione di ciascun giornalista” afferma il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini. “I giornalisti lombardi non possono che esprimere la piena solidarietà al collega Berizzi. Da parte sua l’ALG conferma l’impegno a tutela dei cronisti minacciati. Nelle prossime settimane, in coordinamento con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, organizzeremo un confronto aperto per analizzare la situazione dei giornalisti sotto scorta. All’incontro abbiamo invitato anche il sottosegretario all’Interno Matteo Mauri. Con lui vorremmo fare il punto per valutare e individuare strategie adeguate a tutela di chi fa il delicato mestiere del cronista”


Lascia un commento