Ricordando Daphne


ricdL’Associazione Lombarda dei Giornalisti ha ricordato oggi il terzo anniversario della morte di Daphne Caruana Galizia, uccisa a Malta nel 2017 per i suoi reportage sul malaffare maltese. L’Alg ha partecipato all’inaugurazione di un murales che ricorda Daphne a Ronchi dei Legionari (Go) opera dell’artista Massimo Racozzi. Un’iniziativa promossa dall’Associazione Leali delle notizie e dal Comune di Ronchi. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Ronchi, Livio Vecchiet, il sottosegretario all’editoria on. Andrea Martella, il presidente della Fnsi Beppe Giulietti, la vicepresidente Alg e rappresentante della Federazione europea dei giornalisti, Anna Del Freo.
ricd3Raggelanti sono i dati riguardanti i giornalisti morti per il loro lavoro, che Anna Del Freo ha ricordato nel suo intervento. Nei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, solo negli ultimi 5 anni, sono morti 28 giornalisti vittime di chi voleva imbavagliarli o comunque morti perché facevano il loro lavoro. L’ultima, la russa Irina Slavina, si è data fuoco due settimane fa per i continui tentativi del regime di imbavagliare la redazione che dirigeva.
Centoquindici sono attualmente i giornalisti dietro le sbarre nei medesimi Paesi, la maggior parte dei quali in Turchia, il più grande carcere per giornalisti d’Europa. Trentotto casi di giornalisti uccisi sono ancora senza giustizia. Daphne, in primis, ma anche Jan Kuciac , tanto per nominare un caso simile a quello maltese, dopo che il tribunale slovacco ha condannato gli esecutori dell’omicidio senza toccare il mandante.
ricd2Ricordando Daphne, Ronchi dei Legionari ha rivolto un appello all’Unione Europea perché non stia alla finestra a guardare la deriva illiberale di molti Paesi - anche al suo interno (vedi l’Ungheria di Orban) -, ma si attivi perché la libertà di stampa sia garantita in tutto il continente. Nel nome di Daphne e di tutti gli altri.
Da ieri e per tutto il weekend al balcone della sede di viale Monte Santo della Lombarda, nel ricordo di Daphne è stato esposta la sua gigantografia con lo striscione #giulemanidallinformazione.


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