Cessione di Viversaniebelli: Alg deposita ricorso in Tribunale contro il Gruppo Universo


vivers1L’Associazione Lombarda Giornalisti ha depositato nei giorni scorsi al Tribunale un ricorso ex articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori contro la casa editrice Universo di Milano per comportamento antisindacale e violazione delle procedure nei confronti della testata Viversaniebelli, “ceduta” con passaggio di quote societarie dopo una lunga storia di discriminazione e prepotenza.
Una storia iniziata un anno fa, quando Universo ha deciso che tutti i giornalisti delle sue testate dovessero adottare un drastico part-time per tagliarsi lo stipendio di circa la metà, ovviamente continuando a fare lo stesso lavoro e lo stesso numero di riviste. Le nove giornaliste di Viversaniebelli, unica testata sindacalizzata del gruppo, hanno sempre rifiutato.
E allora ecco le continue, pressanti “richieste”, le “promesse” di essere cedute e mandate lontano, fuori Milano, fuori dai centri abitati, all’insegna dei “se non accettate vi vendiamo”, le minacce dei “chissà dove andrete a finire” e “chissà in quali mani finiranno le vostre liquidazioni”.
Inutili i reiterati tentativi della fiduciaria sindacale e della Alg di aprire un tavolo con l’azienda per attivare un confronto sugli ammortizzatori sociali, dalla solidarietà alla Cassa Covid.
Poi, dopo l’ennesimo tentativo di fare accettare il part-time su stipendi già al minimo sindacale e l’ennesimo rifiuto da parte delle colleghe, ecco la cessione per quote societarie, senza confronto sindacale, fatta da un giorno all’altro (il venerdì per il martedì) a una società neocostituita, con un capitale sociale irrisorio, e una sede allestita in fretta e furia in un capannone nella zona industriale di San Giorgio su Legnano. Una sede con una connessione Internet così bassa da non reggere la produzione di un giornale, e raggiungibile con più ore al giorno di viaggio e più mezzi: metropolitana, treno, pullman e, infine, un lungo tratto a piedi di strada deserta. Nessun posto dove mangiare. Con procedure di sicurezza di fatto inesistenti e affidate alla libera interpretazione del singolo sia sul fronte 626 sia sul fronte Covid.
Solo una caso di positività al Coronavirus, registrato venerdì tra le colleghe, ha indotto la nuova azienda a organizzare in fretta e furia (la domenica sera) uno smartworking, anche questo reiteratamente chiesto dalla Alg e della redazione e alla fine concesso solo perché in presenza della giornalista ammalata.
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti è schierata al fianco delle colleghe anche in sede giudiziale perché ritiene ritorsiva questa “cessione”, il cui intento sembra essere unicamente quello di indurre il più alto numero possibile di lavoratrici alle dimissioni.
La Alg contesta anche la pretesa di Universo di non costituire un gruppo editoriale: pressoché ogni testata fa infatti capo a una società a parte, guarda caso sotto i 15 dipendenti, in modo da dribblare da anni tutte le procedure sindacali previste per le società più grandi.


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