Riprese video vietate per il caso “Lombardia Film Commission” al Tribunale di Milano. CdR Rai Tgr Lombardia e Alg chiedono che la decisione sia rivista


Non possono essere le riprese di chi fa informazione e, in video, racconta i fatti ai cittadini ad essere elemento di “disturbo” di un processo tale da condizionarne il suo svolgimento.
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti fa propri i contenuti della lettera che il Comitato di Redazione della Rai Tgr Lombardia ha inviato quest’oggi al presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi dopo che la presidente della Settima sezione penale ha negato la presenza delle telecamere in aula per seguire il processo Lombardia Film Commission.
Questo divieto, come sottolinea il CdR del Tgr Lombardia, ricorda quanto avvenuto a Lamezia Terme nel corso del maxi-processo alla ‘ndrangheta “Rinascita Scott”. Là, in parte, la decisione è stata rivista. L’auspicio è che ciò avvenga anche a Milano e, per questo, l’ALG si attiverà affinché il diritto di cronaca sia garantito, sempre, al 100%.

Di seguito il testo della lettera inviata al presidente del Tribunale di Milano, dal CdR Rai Tgr Lombardia

Il CdR della Tgr Lombardia giudica grave e sbagliata la decisione della presidente della Settima sezione penale del Tribunale di Milano Ombretta Malatesta di negare la presenza delle telecamere in aula per seguire il filone del procedimento a carico di Francesco Barachetti, imputato per il caso Lombardia Film Commission.
“La presenza fisica delle telecamere in aula - si legge nella motivazione del Presidente - potrebbe costituire pregiudizio al sereno svolgimento del processo e condizionare involontariamente i testimoni”.
Ma vietare le riprese audio e video impedisce una completa documentazione del processo, l’unico su quella vicenda a rito ordinario, e nega ai cittadini il diritto costituzionale a essere informati.
Peraltro la motivazione che nega l’accesso alle telecamere, è la stessa addotta a Lamezia Terme nel corso del maxi-processo alla ‘ndrangheta “Rinascita-Scott”. In quel caso, i giudici hanno rivisto - almeno in parte - tale scelta consentendo una copertura video del dibattimento.
Ci auguriamo, quindi, che anche la Settima sezione penale del tribunale di Milano, possa rivedere la propria decisione.
Il Comitato di Redazione della Rai Tgr Lombardia.
Milano, 15 aprile 2021


Lascia un commento