Il Giorno: no alla richiesta dell’azienda di aggravare lo stato di crisi già in essere


Dura presa di posizione della redazione de Il Giorno che ha dato mandato al CdR di non partecipare all’incontro sindacale di lunedì scorso, appuntamento nel quale il gruppo Monrif (che riunisce Giorno, QN, Resto del Carlino e Nazione) ha ipotizzato un incremento dell’uso degli ammortizzatori sociali in essere a causa dell’aggravamento del contesto economico generale.
Nel suo documento il Comitato di redazione del Giorno ha contestano “tempistica e modalità di convocazione” dell’incontro, fissato come “consuetudine“ a ridosso delle festività natalizie: “quando le redazioni sono svuotate per lo smaltimento ferie e sarebbe praticamente impossibile convocare un’assemblea”. I giornalisti, poi, annunciano di essere disponibili a “un solo giorno di cassa integrazione al mese per il 2022, come prospettato negli accordi e nei successivi incontri”, giudicando invece “inaccettabile” l’ipotesi di superamento di quel limite e diffidando quindi l’azienda dall’avvio di iniziative unilaterali.
Nella sua nota il Cdr spiega poi i motivi della posizione assunta. In particolare: il gruppo Monrif da anni ha ridotto il costo del personale attraverso corposi piani di prepensionamento e pesanti interventi sulle buste paga; non si è proporzionalmente ridotta la Cassa integrazione a fronte delle uscite registrate così come previsto dall’ultimo accordo del 24 giugno scorso; non si sono rispettati gli “impegni assunti durante l’ultima trattativa con i corrispondenti” sulla gestione della Cassa integrazione; non si è posto rimedio agli “enormi” problemi legati ai carichi e all’organizzazione del lavoro, conseguenza dei “continui tagli e ridimensionamenti” messi in atto dall’azienda.
Tutti temi sui quali, a inizio dicembre, il CdR ha chiesto per ben due volte di confrontarsi, trovando però l’indisponibilità dell’azienda.
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti, che segue da vicino gli sviluppi della vicenda, esprime la piena solidarietà ai colleghi del Giorno, in questo che è un confronto importante per porre un freno a politiche industriali basate su piani di crisi che, utilizzando risorse pubbliche, fino ad ora non hanno portato i risultati prospettati.
Allo stesso modo la Lombarda esprime piena solidarietà al collega del Comitato di Redazione de Il Giorno, Giulio Mola, vittima di una minacciosa telefonata anonima ricevuta in seguito alla posizione assunta dal CdR in questa vicenda: “È inqualificabile il comportamento di chi sceglie la minaccia telefonica per condizionare il lavoro sindacale espressione, peraltro, della liberà volontà della redazione” spiega il presidente della ALG Paolo Perucchini. “A Giulio esprimiamo non solo la nostra vicinanza, ma garantiamo anche il supporto per tutte le azioni di tutela che vorrà intraprendere”.

Ecco di seguito la nota del CdR del Giorno sulla vicenda:

“Il Cdr del Giorno a nome di tutti i giornalisti esprime solidarietà al collega Giulio Mola vittima di una telefonata anonima dai contenuti minatori sul suo operato nel Cdr. Il Cdr è pronto a sostenerlo con ogni azione in ogni sede”


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