Gli amici scrivono a Paola Caruso


Pubblichiamo la lettera che un gruppo di amici e colleghi ha inviato a Paola Caruso, collega del Corriere della Sera che per protesta aveva iniziato uno sciopero della fame. Dopo questa lettera Paola ha sospeso la sua protesta e a ripreso a mangiare. La Lombarda saprà onorare l’impegno di un incontro pubblico “per parlare di giovani e lavoro, giornalismo e, soprattutto di precariato”.

Cara Paola,

abbiamo seguito con apprensione la vicenda personale e professionale che hai raccontato attraverso la Rete in questi giorni. Una vicenda fatta di anni di precariato, speranze e disillusioni. L’ultima ti ha portato allo sciopero della fame e della sete (quest’ultimo, per fortuna, subito interrotto). Il tuo gesto, condivisibile o meno, ha portato alla luce un problema annoso del giornalismo e, più in generale, della gioventù italiana. Per questo motivo ti ringraziamo e ti chiediamo pubblicamente di sospendere la tua protesta. In primo luogo, per la tua salute e per la tua integrità, che hanno per noi un valore assoluto. E, allo stesso tempo, perché abbiamo bisogno della tua voce e della tua testimonianza.

Nel chiederti di sospendere la tua protesta, ti invitiamo a un incontro pubblico che vogliamo organizzare quanto prima presso il Circolo della Stampa, assieme all’Associazione Lombarda dei Giornalisti e a quanti più colleghi possibile. Per parlare di giovani e lavoro, di giornalismo e, soprattutto, di precariato. Fermati, Paola, e riprenditi in fretta. Vogliamo che tu sia in forze per sostenere le tue ragioni. Ti aspettiamo e cpncorderemo assieme a te la data. Un abbraccio.

PS. Ai colleghi che leggono questo appello, chiediamo di firmarlo e di farsi con noi promotori di questa iniziativa
Francesca Pitta
Roberto Casalini
Marina Morpurgo


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