Intercettazioni, l’Unci contro il ddl Alfano


L’Unci - Unione nazionale cronisti italiani, ha inviato una lettera ai direttori e ai Cdr per chiedere  sostegno contro il ddl Alfano sulle intercettazioni e unirsi “alla lotta dell’intero giornalismo italiano contro un provvedimento che tende a ridurre quasi a zero l’informazione di cronaca ‘nera’ e giudiziaria”.

In che modo? Pubblicando, prima di ogni articolo di cronaca giudiziaria e nera,  il distico con la frase “Se il ddl Alfano divenisse legge, questa notizia non sarebbe possibile scriverla”.

Il presidente Unci Guido Columba ricorda che “il ddl, ben al di là del tema delle intercettazioni – usato come paravento – stabilisce che “l’ attività” (e cioè perquisizioni, interrogatori, perizie, fermi, arresti, etc. ) della magistratura e delle forze di polizia possa essere riferita solo dopo l’ udienza preliminare. E’quindi una modifica delle attuali norme che  tende ad espropriare i cittadini del loro diritto costituzionale di conoscere in modo corretto, completo e tempestivo quanto accade nel Paese per poter partecipare in modo consapevole alla vita sociale e politica”.


Martedì 9 giugno l’Unci organizza  a Roma un corteo dimostrativo in bicicletta fino alla Camera a difesa della libertà di stampa

Tutti i documenti ufficiali e gli aggiornamenti delle iniziative contro il ddl Alfano sulle intercettazioni si trovano sul sito dell’Unci: www.unionecronisti.it



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